violazione testo unico sugli stranieri/LEGITTIMITA’

Corte di Cassazione, prima sezione penale, sentenza n. 1328 del 19 gennaio 2011 (pres. Siotto – est. Zampetti) INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE NEL TERRITORIO DELLO STATO – LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DEL FAMILIARE DI CITTADINO DELL’UNIONE EUROPEA – CONIUGE – MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO CONTRATTO IN ALTRO PAESE ADERENTE ALL’UNIONE EUROPEA – LICEITÀ DELLA PRESENZA DEL CITTADINO STRANIERO NEL TERRITORIO DELLO STATO ITALIANO – SUSSISTENZA

Il D.Lgs. 06 febbraio 2007, n. 30, attuativo nel diritto interno della direttiva europea 2004/3 8/CE, disciplinando (art. 1) le modalità di esercizio del diritto di libera circolazione del familiare di cittadino dell’Unione Europea, equipara lo status di coniuge alla cittadinanza; ne consegue che in ipotesi di matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto in un Paese aderente all’Unione europea (Spagna) deve rilevarsi la liceità della presenza del cittadino straniero nel territorio dello Stato italiano

RIF. NORMATIVI: art. 10 bis D.Lgs. n. 286 del 1998

PUBBLICATO IN:
Diritto Immigrazione e Cittadinanza, 2012, 1, 198.

RIFORMA: Giudice di pace di Mestre, sentenza del 21/01/2010

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Corte di Cassazione, prima sezione penale, sentenza del 23 novembre 2008 n. 2907 (pres. Santacroce) STRANIERI – INOTTEMPERANZA DELL’ORDINE DEL QUESTORE DI LASCIARE IL TERRITORIO DELLO STATO – ESPULSIONE – ORIENTAMENTO SESSUALE – RISCHIO DI PERSECUZIONE NEL PAESE DI ORIGINE – MAROCCO – PREVISIONE COME REATO DEL FATTO IN SÉ DELL’OMOSESSUALITÀ – SUFFICIENZA – PREVISIONE COME REATO DELLA MANIFESTAZIONE ESTERIORE DI “IMPUDICIZIA SESSUALE” – INSUFFICIENZA

Ai fini della sussistenza dell’esimente speciale del “giustificato motivo”, idoneo ad escludere la configurabilità in capo allo straniero extracomunitario del reato di inottemperanza dell’ordine del questore di lasciare il territorio dello Stato, occorre un rigoroso accertamento della condizione di concreta ed assoluta inesigibilità dell’ottemperanza; tale condizione, nel caso in cui l’imputato alleghi l’esistenza del rischio grave di persecuzione nel proprio paese in ragione della propria omosessualità, può ritenersi dimostrata esclusivamente laddove venga accertato che il medesimo soggetto sia cittadino di uno Stato nel quale sia penalmente sanzionata l’omosessualità come pratica personale, e non soltanto la manifestazione esteriore di “impudicizia sessuale”.

RIFERIMENTI NORMATIVI: art. 14 com. 5 n. 3 del d.lgs. n. 286 del 1998

PUBBLICATA IN:
Cassazione penale, 2008, 3414 con nota VERRICO Osservazioni a Cass. Pen. 23 novembre 2007 n. 2907.

RIFORMA: Tribunale di Modena, sentenza del 28 giugno 2006

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