Sommario
Alexander Schuster: Intervista al Presidente della Corte europea dei diritti umani, Robert Spano
Focus: Gli istituti di democrazia diretta e la tutela dei diritti fondamentali in prospettiva comparatistica
Giacomo Viggiani: Diritti fondamentali e democrazia
Michele Di Bari: Democrazia diretta e diritti delle persone LGBT. Una prospettiva comparata
Susanna Pozzolo: Un equilibrio forse instabile. Diritti delle minoranze, costituzionalismo democratico e democrazia diretta
Focus: Il riconoscimento degli status acquisiti all’estero e le nuove frontiere della genitorialità
Elisabetta Bergamini, Francesco Deana: Le nuove frontiere della genitorialità nella dimensione europea del diritto di famiglia
Bruno Barel: Le nuove frontiere dell’adozione dei minori: dal sempre più ampio riconoscimento delle adozioni all’estero all’accesso all’adozione interna da parte di coppie same-sex e di single
Kellen Trilha Schappo: La maternità surrogata nel 2020: evoluzione del quadro normativo e sfide rimanenti
Interventi
Luciana Goisis: Hate Crimes in a Comparative Perspective. Reflections on the Recent Italian Legislative Proposal on Homotransphobic, Gender and Disability Hate Crimes
Alice Margaria: Padri ai tempi della PMA e GPA: uno sguardo sulla giurisprudenza CEDU
Giacomo Viggiani: Quando l’odio (non) diventa reato. Il punto sul fenomeno dei crimini d’odio di matrice omotransfobica in Italia
Commenti
Elena Falletti: Il riconoscimento dell’identità di genere tra sport e non discriminazione: la vicenda di Caster Semenya
Turkan Ertuna Lagrand: Protection of Transgender Employees from Discrimination: Is There Convergence Between the Approaches of the US Supreme Court and the Court of Justice of the European Union?
Gabriella Luccioli: Qualche riflessione sulla sentenza delle Sezioni Unite n. 12193 del 2019 in materia di maternità surrogata
Osservatorio documenti
Senato della Repubblica: Disegno di legge (Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità) n. 2005, XVIII Legislatura, 5 novembre 2020
Osservatorio decisioni
Cassazione civile, sez. I: Ordinanza 20 aprile 2020, n. 7923 (rv. 657562-01)
Cassazione civile, sez. I: Ordinanza 17 febbraio 2020, n. 3877 (rv. 657061-01)
Corte di appello di Roma: Decreto 27 aprile 2020
Corte d’appello di Firenze: Decreto 28 gennaio 2020
Cagliari e Roma: le prime due decisioni dopo le sentenze della Corte costituzionale
1.
La Corte d’appello di Cagliari, con decreto depositato il 29 aprile 2021 (per il cui invio si ringrazia l’avv. Vincenzo Miri) ha confermato la necessità di iscrivere anche la madre intenzionale nell’atto di nascita. Il tribunale di Roma con decreto del 18 aprile 2021 (per il cui invio si ringrazia l’avv. Michele Giarratano) per suo verso ha imposto al Comune di Roma di annotare l’atto con due mamme già formato da altro Comune.
L’importanza delle due decisioni risiede nell’essere le prime due emesse da giudici di merito dopo il deposito delle due sentenze n. 32 e 33 del 9 marzo 2021, contenenti come si rammenterà l’indicazione della inidoneità dell’adozione in casi particolari come strumento di tutela dei bambini nati da due donne a mezzo di pma eterologa oppure da coppie etero o omosessuali a mezzo di gpa, con un forte monito al legislatore di intervenire con urgenza.
Nelle more di un (allo stato inverosimile) intervento del Parlamento, la parola torna dunque ai giudici, i quali dinnanzi a un bambino che, in concreto, chiede tutela, non possono arrestarsi a un non liquet.
2.
La sentenza della corte cagliaritana si caratterizza, in particolare, per l’ampia e assai accurata motivazione, con cui ricostruisce e si confronta sostanzialmente con tutti i più recenti arresti della Corte costituzionale e della Corte di cassazione, fornendo una precisa e condivisibile immagine del quadro normativo e dello stato dell’arte.
La Corte, in particolare, è molto precisa e netta nel distinguere i due piani, della valutazione delle condotte degli adulti e della tutela di bambini, per cui per un verso dà atto che la legislazione italiana – a differenza di molti altri paesi europei – non consente l’accesso delle coppie dello stesso sesso alla pma e neppure all’adozione di bambini in stato di abbandono, ma per altro verso dà pure atto che la legislazione vigente in materia di pma impone, a tutela del nato, di riconoscere come genitori i due membri della coppia che abbiano espresso, per fatti concludenti, il consenso.
Si tratta, dunque, dell’ennesima decisione di merito che conferma tale interpretazione del quadro normativo vigente, con un franco esame degli argomenti di segno contrario svolti dalla prima sezione della Corte di cassazione nelle sentenze n. 7668 del 3 aprile 2020 e n. 8029 del 22 aprile 2020, da cui la Corte cagliaritana dichiara di dissociarsi. Da questo punto di vista si tratta, dunque, di una sentenza, particolarmente accurata nella motivazione, che conferma un indirizzo già emerso in diverse altre decisioni.
In particolare il Tribunale di Cagliari (la cui decisione del 28 aprile 2020 viene così confermata), dava atto «che il dialogo tra giudici di merito (more…)