Tribunale di Taranto, prima sezione civile, 6 novembre 2009

RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE

S., premettendo che fin da tenera età ha vissuto la propria identità psico-sessuale come maschile, che col passare degli anni tale consapevolezza si è rafforzata e che si è sottoposta ad un lungo percorso di assistenza e consulenza presso le strutture sanitarie pubbliche, ha chiesto al Tribunale di Taranto di essere autorizzata all’esecuzione delle pratiche chirurgiche necessarie ad adeguare i suoi caratteri sessuali alla reale identità soggettiva.

La domanda è fondata e va pertanto accolta in quanto sussistono i presupposti di legge per l’autorizzazione del richiesto intervento di adeguamento dei caratteri sessuali.

La documentazione medica prodotta dalla ricorrente (relazione del prof. Orlando Todarello della Dipartimento di scienze neurologiche psichiatriche dell’Università degli Studi di Bari del 14.1.2009) attesta in modo inequivocabile un tipico caso di alterazione dell’orientamento sessuale definita come disturbo dell’identità di genere o transessualismo.

Il ricorso alla psicoterapia, avviato nell’ottobre 2006, ha inoltre confermato l’esigenza di una riassegnazione chirurgica del sesso.

Tali risultanze, attesa la indubbia autorevolezza della fonte da cui provengono, rendono superfluo l’espletamento di una consulenza tecnica d’ufficio.

La divaricazione tra sesso fisico e sesso psichico appare difatti costituire una situazione ormai irreversibile e giustifica il richiesto trattamento di adeguamento dei caratteri sessuali al fine di salvaguardare la salute fisica e psichica della ricorrente e la completezza dello sviluppo della sua personalità, esigenze evidentemente sottese all’intervento legislativo del 1982.

Una volta accertata l’esecuzione dell’intervento chirurgico, sarà possibile procedere alla rettificazione dell’attribuzione di sesso nell’atto di nascita ed alla modificazione del prenome.

P.Q.M.

Il Tribunale, pronunziando sulla domanda proposta con ricorso del 20.5. 2009 da S. , udito il pm nelle sue conclusioni, così provvede:

1)      Autorizza S. nata a XX il XX, a procedere, mediante l’esecuzione di appropriato trattamento medico-chirurgico, all’adeguamento dei propri caratteri sessuali femminili alla sua identità maschile;

2)   riserva, all’esito della verifica della esecuzione di detto trattamento, di disporre la rettificazione dell’attribuzione di sesso nell’atto di nascita alla modifica del prenome.

Così deciso il 6. 11. 2009 nella camera di consiglio della prima sezione civile del Tribunale di Taranto.

Il presidente estensore