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Hate crimes in Albania

albaniaIl 4 di maggio il Parlamento di Tirana ha approvato due leggi dirette a sanzionare penalmente, fra l’altro, l’omofobia e la transfobia.

Le due leggi introducono nel codice penale albanese la nozione di hate crime. Viene prevista, innanzitutto, l’aggravante per i reati commessi “per ragioni connesse con il genere, la razza, il colore della pelle, l’etnia, la lingua, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, lo stato di salute, le condizioni genetiche o la disabilità” (art. 50/j del codice penale albanese). Identità di genere ed orientamento sessuale sono posti dunque sullo stesso piano delle altre condizioni personali protette.

Viene prevista, inoltre, una nuova fattispecie di reato con la quale viene punita con la sanzione della reclusione da uno a due anni la “diffusione di materiale con contenuto razzista, xenofobo od omofobo attraverso comunicazioni ed informazioni tecnologiche” (art. 119/a). La norma è tesa, in particolare, a perseguire i siti di matrice integralista islamica che si sono distinti per l’incitamento all’odio ed alla violenza contro gli omosessuali. (fonte: gaystarnews.com)

Seppure la realtà sociale albanese, in conseguenza dei decenni di regime comunista, sia fortemente secolarizzata, non si può non rilevare come il Paese delle Aquile divenga oggi il primo paese ufficialmente a maggioranza islamica ad avere introdotto una disciplina a protezione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.

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